Un violento incendio a Vicolo 7 Aprile 1944 a Treviso ha causato la distruzione di due veicoli, tra cui una Renault Zoe elettrica, e del garage in cui era parcheggiata. L’incidente è stato innescato da un guasto alla batteria al litio dell’automobile, che ha provocato un’esplosione così potente da danneggiare il portellone del box auto e coinvolgere anche una Mercedes Classe B parcheggiata nelle vicinanze. L’esplosione ha causato un principio d’incendio anche in una centralina situata a breve distanza.
Le squadre dei vigili del fuoco sono intervenute rapidamente sul luogo, riuscendo a circoscrivere e spegnere le fiamme in breve tempo. Nonostante i danni significativi subiti dal garage, la casa adiacente ha riportato danni limitati. Fortunatamente, i proprietari delle auto, Giovanni Dragone e sua moglie Valentina Elia, sono rimasti illesi, anche se sotto shock. Entrambi sono militari della Guardia di Finanza e sono stati assegnati rispettivamente ai comandi provinciali di Venezia e Treviso. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco De Giacomo, ha espresso il suo sostegno e augurato una pronta ripresa alla coppia durante questa emergenza. I colleghi di lavoro dei due militari hanno offerto il loro supporto e solidarietà in questo momento difficile.
Le autorità, comprese le volanti della polizia, hanno avviato un’indagine per determinare le cause precise dell’esplosione. Il nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco è intervenuto nel pomeriggio per condurre ulteriori indagini al fine di dissipare ogni dubbio sulle circostanze dell’incidente. I danni stimati provocati dall’esplosione ammontano a diverse decine di migliaia di euro.
L’incidente ha suscitato preoccupazione riguardo alla sicurezza delle auto elettriche, in particolare riguardo alla potenza delle batterie al litio utilizzate. Le batterie per auto elettriche sono valutate in termini di capacità elettrochimica, espressa in kilowattora (kWh). Nella situazione specifica della Renault Zoe, la batteria potrebbe avere una capacità compresa tra 41 kWh e 52 kWh, a seconda del modello e dell’anno di produzione. Le batterie al litio possono erogare una notevole quantità di energia in tempi molto brevi, il che può comportare rischi aggiuntivi in caso di guasto o incidente.
Rispetto alle fonti di energia tradizionali come il gas naturale compresso (GPL) o il metano, le batterie al litio presentano un diverso profilo di rischio. Mentre i veicoli alimentati a GPL o metano possono incorrere in incidenti correlati a perdite di gas o esplosioni, le batterie al litio comportano rischi specifici legati a guasti o malfunzionamenti che possono portare a incendi o esplosioni più violente.
Inoltre, in caso di incendio delle batterie al litio, potrebbero esserci
rischi per la salute associati all’esalazione di sostanze chimiche tossiche. Se le batterie bruciano, possono rilasciare fumi e gas nocivi, tra cui ossidi di litio e altri composti tossici. È fondamentale che i soccorritori e le autorità competenti gestiscano adeguatamente tali situazioni, prendendo le precauzioni necessarie per la protezione della salute pubblica.
In conclusione, l’incendio a Vicolo 7 Aprile 1944 a Treviso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle auto elettriche e sulla potenza delle batterie al litio. È importante che siano implementate misure di sicurezza adeguate per prevenire guasti o incidenti di questo tipo e che le autorità continuino a investigare per identificare le cause precise dell’incidente. Allo stesso tempo, è essenziale aumentare la consapevolezza e la formazione riguardo ai rischi potenziali delle batterie al litio e al modo migliore per gestirli in modo sicuro.