Il termine “brainrot” è spesso usato in modo informale per descrivere una sensazione di ottundimento mentale, di perdita di concentrazione o creatività, causata dal consumo eccessivo di contenuti superficiali, ripetitivi o privi di valore su piattaforme digitali. In parole semplici, il brainrot si manifesta quando il nostro cervello si sente intorpidito, sovraccarico e poco stimolato da un uso compulsivo e passivo del telefono, in particolare dei social media.
Cos’è il brainrot e come si manifesta?
Il brainrot non è un disturbo clinico, ma un’esperienza comune a molti di noi. Si tratta di quella sensazione che proviamo dopo aver passato ore a scorrere senza meta il feed di Instagram, TikTok, Twitter o qualsiasi altra piattaforma. Tra i sintomi più evidenti troviamo:
– Perdita di concentrazione: ci risulta difficile tornare a svolgere attività che richiedono attenzione prolungata.
– Senso di inutilità: ci accorgiamo che il tempo è passato senza aver fatto nulla di significativo.
– Sovrastimolazione: il cervello si affatica per via della continua esposizione a contenuti troppo rapidi e frammentati.
– Diminuzione della creatività: fatichiamo a trovare nuove idee o a immaginare soluzioni innovative.
Perché accade?
Le piattaforme social sono progettate per catturare e mantenere la nostra attenzione il più a lungo possibile. L’uso dell’infinite scroll, delle notifiche push e degli algoritmi che ci mostrano contenuti personalizzati stimola il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore legato alla gratificazione. Questo ciclo ci induce a continuare a scorrere, cercando sempre il prossimo contenuto stimolante.
Il problema è che questo tipo di gratificazione è superficiale e temporanea. Non arricchisce la nostra mente, ma anzi contribuisce a una sensazione di vuoto e stanchezza.
Come possiamo evitare il brainrot?
Evitare il brainrot non significa rinunciare ai social media, ma usarli in modo più consapevole. Ecco alcune strategie pratiche:
1. Limitare il tempo di utilizzo: Una buona regola generale è non passare più di 30 minuti al giorno a scorrere passivamente i feed social. Questo tempo è sufficiente per restare aggiornati e divertirsi senza cadere nella trappola della sovrastimolazione.
2. Impostare timer o limiti: Utilizziamo le funzioni integrate nei nostri dispositivi per impostare un limite di tempo giornaliero per le app social. Una notifica ci ricorderà quando è il momento di chiudere l’app.
3. Creare momenti senza telefono: Dedichiamo almeno un’ora al giorno a fare qualcosa di completamente offline, come leggere un libro, fare una passeggiata o meditare.
4. Usare i social in modo attivo: Invece di scorrere passivamente, utilizziamo i social per interagire, imparare qualcosa di nuovo o cercare contenuti che ci ispirino davvero.
5. Scegliere con cura cosa seguire: Un feed curato con contenuti di valore è meno probabile che contribuisca al brainrot. Eliminiamo o silenziamo gli account che non ci danno nulla di positivo.
Perché il tempo è prezioso
Il tempo è una risorsa non rinnovabile. Ogni minuto che passiamo scorrendo senza scopo è un minuto che avremmo potuto impiegare per qualcosa di più significativo: coltivare una passione, passare del tempo con le persone che amiamo, o semplicemente rilassarci in modo sano.
Quindi, la prossima volta che ci troviamo immersi nel vortice del feed infinito, fermiamoci e chiediamoci: Questo mi sta arricchendo? O sto solo perdendo tempo? Spesso, basterà questa semplice domanda per riportarci alla realtà e darci la spinta per chiudere l’app e tornare a vivere pienamente.
In conclusione, imparare a gestire il nostro tempo sui social è essenziale per evitare il brainrot. Ricordiamoci che la tecnologia deve essere un mezzo al nostro servizio, non un fine. Solo così possiamo garantirci una vita più consapevole e appagante.