I dazi (a volte) possono essere una grande opportunità. Carpe diem, disse un tale, vediamo di cosa si tratta.
L’India ha imposto dazi su 28 prodotti “made in Usa”, tra cui le mele, una misura che avvantaggia tutti i produttori agricoli Italiani (e non solo) che abbiano buoni rapporti con questo grande continente. Tralasciando le motivazioni che hanno spinto il governo Indiano a fare questa mossa, rimane un fatto incontrovertibile: i dazi di Trump stanno semplicemente generando un putiferio pazzesco che non è gestibile da menti umane a livello planetario, sono troppe le variabili in gioco. Mai nella storia il mercato è stato tanto globale e tanto competitivo, quindi non esiste uno storico nemmeno per poter allenare un po’ di intelligenza artificiale.
Con questa mossa la Casa Bianca ha cancellato l’India dall’elenco dei Paesi considerati in via di sviluppo, una etichetta che le consentiva in questi anni l’esenzione dalle tariffe Usa su miliardi di dollari di export. Secondo Trump, Nuova Deli non avrebbe corrisposto agli Usa un «accesso equo e ragionevole ai suoi mercati». Vediamo i numeri in gioco. Si tratta di circa 2 mila i prodotti indiani che avevano accesso al mercato americano senza dazi. Nel 2018 beni per 5,7 miliardi di dollari rientravano in queste esenzioni tariffarie. Il governo indiano ha così risposto con la stessa moneta, penalizzando una serie di prodotti agricoli a stelle e strisce, tra cui le mele.
La Coldiretti in una sua analisi finita dentro i dati Istat è stata molto chiara «Le mele italiane possono avvantaggiarsi della guerra commerciale tra Usa e India dopo che le esportazioni nazionali del frutto nel Paese asiatico hanno superato per la prima volta i 30 milioni di chili nel primo trimestre del 2019 con un aumento record di 15 volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».
Il punto quindi adesso è: come si possono esportare le maestose mele Italiane in India? Il primo step per rispondere a questa domanda è semplice: prima di tutto bisogna che “tutti” gli Indiani sappiano della esistenza dei produttori Italiani! L’unica maniera, rapida e misurabile, sono campagne pubblicitarie online basate sia sui motori di ricerca (tramite parole chiave) sia su strumenti di banner grafici digitali (stile volantinaggio virtuale) solo per chi visita i siti Tricolore. Un Indiano deve poter trovare (in rete) facilmente e velocemente un produttore italiano. Questo produttore dovrà rimanere nella testa di questo utente Indiano per un tempo sufficiente a fargli completare una mail di richiesta. Non è fantascienza, è possibile a partire da oggi stesso. Carpe diem!