Nel 1947, ci troviamo nei laboratori della Harvard University, dove il team guidato da Grace Hopper lavorava al Mark II, un colosso dell’epoca: un computer elettromeccanico grande quanto una stanza e con una potenza di calcolo che oggi ci fa sorridere. Pensate che il Mark II eseguiva operazioni a una velocità di 10 microsecondi per ciclo, mentre il mitico Commodore 64 degli anni ’80, pur essendo un computer casalingo, era già migliaia di volte più potente e portatile.
Durante uno di quei giorni di lavoro intenso, ci siamo imbattuti in un malfunzionamento curioso: analizzando i circuiti, abbiamo scoperto una falena incastrata tra i relè elettromeccanici. Dopo averla rimossa, abbiamo documentato tutto nel nostro registro, chiamando l’evento “debugging” – letteralmente “rimozione del bug”. È da quel momento che il termine “bug” ha iniziato a indicare errori o difetti nei sistemi informatici.
Oggi possiamo sorridere pensando a quanto siamo andati avanti da allora, ma è incredibile come un piccolo insetto abbia lasciato un segno così grande nella storia dell’informatica! 🐛💻 #RetroComputing #CuriositàInformatica #MarkIIvsCommodore64