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09/10/2024
Il mondo della pubblicità digitale, e in particolare del Google Display Network, è un terreno competitivo dove emergere richiede strategia, creatività e continua ottimizzazione. Quando un importante brand di moda si è rivolto a noi per migliorare le performance della sua campagna display, sapevamo che avremmo dovuto puntare in alto. E lo abbiamo fatto. In un anno, siamo riusciti a far crescere il CTR (Click-Through Rate) dal 1,67% al 7,37%, un risultato straordinario considerando che le medie di settore per i banner display si aggirano intorno allo 0,46%-1,91%, a seconda del segmento e del formato. Nella immagine sopra potete vedere uno screenshot dello stesso banner erogato in country differenti (e le relative differenze in termini di CTR)
Ecco come abbiamo trasformato una campagna discreta in un vero caso di successo.
Il Punto di Partenza: Analisi e Consapevolezza
All’inizio, ci siamo concentrati sull’analisi. La campagna in questione utilizzava banner 300×250, uno dei formati più popolari e competitivi nel display advertising. Nonostante il CTR iniziale fosse superiore alla media del settore, sapevamo che c’era ampio margine di miglioramento.
Abbiamo individuato alcune criticità
Creatività generica: le immagini non comunicavano chiaramente l’esclusività del brand.
Targeting statico: il pubblico era definito ma non sfruttava appieno le capacità del machine learning di Google Ads.
Mancanza di personalizzazione dinamica: i banner non variavano in base ai segmenti di audience.
La Strategia Vincente in Tre Passaggi
1. Creatività d’Impatto e Focalizzata
Visual storytelling: abbiamo scelto immagini che raccontassero storie aspirazionali, come un dettaglio ricercato di un capo iconico del brand.
Call-to-action mirate: testi come “Scopri la Collezione” o “Esclusività a un Click” hanno sostituito generiche CTA.
Test A/B continui: abbiamo testato diverse combinazioni di colori, font e messaggi, per individuare quelle più performanti.
Risultato? I nuovi banner hanno catturato subito l’attenzione, aumentando il tempo di visualizzazione e le interazioni.
2. Targeting Intelligente e Segmentato
Audience basate sugli interessi: abbiamo analizzato il comportamento online dei clienti per creare profili di audience mirati.
Remarketing dinamico: chi aveva già visitato il sito vedeva banner personalizzati con i prodotti che aveva visualizzato.
Lookalike audience: utilizzando i dati delle conversioni, abbiamo creato pubblici simili ai clienti più fedeli.
Questa strategia ha permesso di ottimizzare il costo per clic e aumentare la probabilità di engagement.
3. Automazione e Ottimizzazione Continui
Strategie di offerta automatizzate: utilizzando campagne con offerte basate su CPA target, abbiamo permesso a Google Ads di adattare le offerte per massimizzare i risultati, ma abbiamo sempre mantenuto il controllo e la supervisione.
Dynamic Creative Optimization (DCO): abbiamo chiesto vari banner con diversi colori, immagini e messaggi per adattarsi al contesto e al pubblico.
Con l’ottimizzazione continua, abbiamo perfezionato i risultati settimana dopo settimana.
Conclusione
Questo caso dimostra che con una combinazione di creatività d’impatto, targeting intelligente e ottimizzazione automatizzata, è possibile ottenere risultati straordinari anche in un settore competitivo come la moda.
Il nostro approccio non si è limitato a migliorare i numeri: abbiamo trasformato il modo in cui il brand interagisce con il suo pubblico, portandolo al centro dell’esperienza. Se anche voi state cercando di rivoluzionare le performance delle vostre campagne Google Ads, questa è la strada da percorrere.